Sapevi che le reazioni trasfusionali conseguenti ad incompatibilità AB0 sono dovute ad errori medici?
Ebbene: trattasi a tutti gli effetti di casi gravi di malasanità.
Al punto da rappresentare la maggior parte delle complicanze nelle operazioni riguardanti trasfusioni di sangue.
Nonché una delle circostanze avverse più pericolose, fra quelle presenti all’interno della lista degli eventi sentinella stilata dal Ministero della Salute.
In questo articolo intendiamo darti indicazioni utili ai fini della prevenzione.
Nella speranza di contribuire a ridurre al minimo questo tipo di incidenti. Ma anche per indicarti il modo per chiedere un risarcimento danni qualora ne fossi vittima tu o dovesse capitare ad un tuo caro.
Cosa che naturalmente non ti auguriamo.
Reazioni trasfusionali: tutto ciò a cui devi stare attento
Come accennato, l'incompatibilità AB0 è la causa più frequente di reazione trasfusionale contraddistinta da emolisi acuta. Essendo dovuta a errori medici, questa può essere evitata. Come? Attraverso la conoscenza e la prevenzione. Qualora sia troppo tardi, invece, rientrando nei casi di malasanità, è possibile denunciare il medico o la struttura sanitaria colpevole e richiedere un risarcimento danni adeguato.
Reazione emolitica: sintomi e cause
A cosa possono portare le reazioni trasfusionali da incompatibilità AB0?
Queste possono determinare differenti scenari clinici. In ordine di possibilità:
- Sintomatologia lieve;
- Pericolo di vita immediato;
- Asintomaticità;
- Decesso.
E quali sono, invece, le cause che possono portare a commettere questo genere di errori medici?
Quelle più comuni sono dipese da due motivi:
- Errata etichettatura del campione pretrasfusionale al momento della raccolta;
- Mancata identificazione del corretto ricevente immediatamente prima della trasfusione.
Mai dare tutto per scontato. Se ci si sottopone ad interventi del genere, occorre essere scrupolosi e controllare il più possibile. Senza paura di essere banali, insistenti o fuori luogo.
Perché la salute è davvero la cosa più importante. Ricorda che ogni paziente (o chi ne fa le veci) ha il diritto di ricevere una corretta informazione in ambito medico-sanitario e, soprattutto, mantiene potere decisionale sulla propria persona e sulle terapie da dover intraprendere.
Anche perché in questi casi non parliamo di trasfusione sangue ed effetti collaterali, ma di vere e proprie negligenze mediche.
Piccole avvertenze per effettuare una trasfusione di sangue sicura
Ecco alcune prassi specifiche utili ad evitare errori o a verificare che i medici stiano eseguendo la trasfusione come si deve:
- Verificare l’ultima AB0 al letto del malato prima di trasfondere;
- È bene che tale verifica venga svolta da parte di due operatori;
- Il controllo deve comprendere la verifica della concordanza tra l'identità e il gruppo sanguigno del ricevente con quella riportata nell'etichetta apposta sulla sacca;
- Riportare l’atto trasfusionale nella cartella clinica. Specificando data e orario d'inizio e conclusione della trasfusione, nominativi dei medici e degli infermieri che lo hanno eseguito;
- Misurare e registrare i parametri vitali del paziente prima dell'inizio di ciascuna unità di emocomponenti, dopo 15 minuti dall'inizio e alla fine di ciascun episodio trasfusionale;
- Il paziente deve essere a digiuno e non febbrile per ridurre eventuali reazioni trasfusionali
- La trasfusione di una singola unità di globuli rossi concentrati deve durate circa un’ora. Questo per minimizzare il rischio di un sovraccarico circolatorio o di una possibile contaminazione batterica;
- Per tenere sotto controllo eventuali reazioni trasfusionali immediate, meglio iniziare l'infusione molto lentamente per i primi 10 minuti. In modo da potersi accorgere del sopraggiungere di eventuali complicanze. Come ad esempio febbre, brividi, reazione orticarioide, dispnea, dolore toracico o lombare, sudorazione profusa, cefalea intensa, shock. Per poi velocizzare l’infusione appurato che tutto stia andando per il meglio. In caso contrario, interrompere immediatamente la trasfusione, avvisare il medico e riverificare l’identità del paziente.
Reazioni trasfusionali: raccontaci la tua storia
Sei stato vittima o testimone di reazioni trasfusionali da incompatibilità AB0?
Potresti chiedere un congruo risarcimento danni per colpa medica.
Se hai bisogno di assistenza, puoi rivolgerti al nostro supporto di tutela legale gratuita.
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